Dungeon World

In Dungeon World, dimentica turni, round e regole rigide su chi deve parlare. Qui, il gioco si sviluppa in modo naturale, seguendo il ritmo spontaneo della conversazione (fiction), con un flusso continuo di azione e reazione.

Ogni scena è un momento di pura immersione, senza pause per preparare plance, tirare iniziative o spostare pedine. L'azione scorre senza interruzioni, trascinandoti completamente nella storia.

E i mostri? Non sono semplici sacchi pieni di PF da abbattere. Sono creature vive, con desideri, paure e debolezze, che portano una vera minaccia non solo per la loro forza, ma per il loro impatto sulla narrazione stessa. Ogni incontro diventa così un’esperienza dinamica e indimenticabile, dove ogni scelta conta davvero!

Ecco come lo presenta proprio Adam Koebel, coprogettista del gioco:

Alle persone abituate ad altri giochi di ruolo, di solito chiedo: «Raccontami dell’ultima volta che hai giocato ad AD&D / Pathfinder / D&D 4E», e poi li ascolto mentre ricordano.

Mi raccontano della loro fantastica avventura: nemici sconfitti con noncuranza, salti rocamboleschi su precipizi, e quell’idea geniale dell’ultimo minuto che ha salvato il gruppo.

Quando hanno finito, gli faccio notare che non si sono ricordati le regole, ma ciò che è avvenuto durante il gioco ai personaggi. Si ricordano la fiction, gli eventi, la storia.

Poi gli dico: «Vi va di provare un gioco che vi dà queste senzazioni anche durante la partita, e non solo dopo?» e da lì è una strada in discesa.

• Un gruppo di amici (di solito 3-5 giocatori più un Master)
• La tua scheda scaricata dai Materiali
• Carta, penna, 2 D6 e il dado del danno della tua scheda